martedì 12 ottobre 2010

Regionali Master: 8 titoli regionali, tutti a medaglie tranne... uno

Solita ridda di medaglie d'oro per la Capriolese nell'ultimo weekend all'Arena Civica di Milano. Dopo le ottime prestazioni in terra sarda, tocca i Campionati Regionali (praticamente invernali) master individuali. Alla fine il medagliere conterà ben 8 medaglie d'oro e 1 d'argento. Ma andiamo con ordine. Assente giustificata La Catapulta Ale Valsecchi, mentre la nutrita schiera di velocisti sembra essere al completo, con la presenza di un Omar Lonati in gran spolvero. I 100 metri sono la prima gara: si inizia con il solito problema delle staffette. Nella prima giornata ci sarà la 4x100: chi la fa? Il problema sono il numero di gare per giornata: 2. Omar si dice disponbilie per la staffetta, io pure, Cosimo anche, il Gangio ci mancherebbe, e Mik è il valore aggiunto. C'è chi vorrebbe fare due gare, chi con la staffetta dovrebbe rinunciare ad una gara. Così i soliti destini incrociati del Gangio e di Mik Folli risolvono qualsiasi problema di abbondanza: entrambi infortunati nel riscaldamento dei 100 metri. Gangio, a dir il vero, si era presentato con una vistosa fasciatura fittizia (sembrava se le fosse fatta da solo con il domopack), probabilmente temendo Omar Lonati. Mik, invece, per la proprietà transitiva che lo lega al Gangio (dopo le sfavillanti prestazioni sincrone sui 200 di settembre) accusa quasi subito un dolore alla medesima gamba sinistra, acutizzarsi di un lavoro vascolarizzante effettuato sul pratone dell'Arena qualche sera prima. Due infortunati e le gare devono ancora iniziare. Ci pensa così Omar Lonati, che sui 100 corsi con maglietta bianca, calzamaglia e babbucce, sigla un buon 11"82 e porta a casa il titolo M40 (che il Gangio, per la verità, guardava con l'acquolina in bocca). 1-0 e palla al centro. Si cambia specialità: il Gangio e Mik finiscono in Tribuna, dove a sorpresa fa la sua comparsa Rengo in borghese e celato ai più da un cappello militare. Partono i 400: la 6^ e la 7^ corsia rimangono vuote, triste retaggio di infortuni e scelte dissennate capriolesi: sarebbe stato il primo vero trial bianco-blu, con Omar e Mik, oltre al Ben e a Cosimone. il Presidente onorario si aggiudica comunque la gara con 51"44, mentre Cosimo viene infilato ancora una volta da Francesco D'Agostino, svuotandosi nell'ultimo rettilineo come un otre di vino e finendo in 53"96. Un oro e un argento come M35. Nel lento incedere delle gare, Edo Fontana si presenta al via dei 1500 che chiuderà in 4'29"60. Suicidio in diretta, visto che la gara si dipana come un fiume lento nel suo letto, per poi arrivare alle rapide finali... e queste non sono le gare per Edo, che sembra soffrire più ad andare piano che ad andare forte! Incredibile ma vero, arriva 5° come M40, segno che il volatone finale non fa proprio per lui. Il tutto si conclude con la staffetta provinciale 4x100 che, orfana ormai di parte del team, diventa una rappresentativa provinciale composta oltre che dal sottoscritto, da Omar Lonati, Walter Comper e Alessandro Burri, ottimi velocisti bresciani in grande crescita. Il crono si ferma a 44"50, che sarebbe anche il nuovo record italiano per società, se fossimo stati una società... Nel freddo umido autunnale di Milano si conclude così la prima giornata.
Nella seconda Rengo si presenta davvero sui 400 ostacoli. L'aveva detto il giorno prima, ma era difficile da credersi. Invece è là, sui blocchi, come nei bei vecchi tempi. La serie sembra quasi una riedizione di un campionato regionale dei primi anni '90, con Gigi Rebuzzi e Frederic Peroni. Allo sparo "the Rings" parte cauto, affronta gli ostacoli quasi temendo la distanza, poi a poco a poco inizia la metamorfosi che lo fa sembrare quasi quello di un tempo: alla fine divora l'ultimo rettilineo alla Mori e vince con 59"32, record sociale M35, ma quel che più conta col nuovo titolo di Campione Regionale della distanza, degno sostituto di Lele Garini, assente per infortunio. Ok, siamo a 3 ori e un argento.
Dai 200 arrivano altri due ori: il mio sui 200 M35 (22"84) e quello di Omar come M40 (23"75) inseriti nella stessa serie falcidiata da un vento di quasi due metri contrario. Dopo poco partono gli 800 di Cosimo Sguera e Edo Fontana (quest'ultimo in cerca di rivincite dopo la gara del giorno precedente). Cosimo si cimenta nel ruolo del Rudisha del Gratosoglio, vincendo per distacco in 2'07"12, mentre Edo ricasca nel vortice della gara tattica lenta, e in un concitato finale viene risucchiato da un nugolo di atleti bramosi di batterlo da tempo immemore. Per fortuna, fatta la dovuta cernita, fra di loro non alberga nessun M40, quindi bi-titolo negli 800 con 2'14"66.
Nel frattempo nella gabbia del disco si consuma una tragedia sportiva: il Gangio, pensando di aver vita facile nel vincere una medaglia, si butta sul lancio del disco. Le circonlocuzioni gettano tutti i suoi concorrenti nel più tetro sconforto, lasciando che la gara scivoli via nel canalone della mediocrità. Alla fine giungerà addirittura 6° (probabilmente la gara più affollata dei Regionali Master) con poco più di 15 metri. Inguardabile.
Finalmente, un ultimo raggio di sole sull'Arena, con la 4x400 Capriolese. Una formalità sulla carta che a momenti si trasforma nella prima sconfitta della storia delle staffette bianco-blu. Già qualcuno ci aveva provato a Cagliari. Qui una società prima sconosciuta, attenta all'imbattibilità fino all'ultimo metro, probabilmente perchè i Caprioli avevano affrontato la gara un pò sottogamba. Rengo parte addirittura senza blocchi e con le scarpe da riposo; Edo con gli occhiali da sole nonostante ci fosse buio; Cosimo arcigno come al solito, ed il sottoscritto in affanno per un 400 in un minuto. Per fortuna arriva l'ottavo sigillo ai regionali master. L'unico a bocca asciutta, il Gangio.

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