giovedì 7 ottobre 2010

Cagliari, finale c.d.s.: la seconda giornata

(il trofeo vinto dalla Capriolese) - Dopo aver passato la nottata nel bed & breakfast ammucchiati come in un laboratorio cinese interrato in via Paolo Sarpi (ma nessuno se n'è accorto, visto il sonno adamantino cui tutti sono piombati la notte prima) nel chiarore dell'alba mi sveglio per primo: la mia garà sarà alle 9 o giù di lì: mai nemmeno allenato a quegli orari. Mi autoflagellerò con un 200 ostacoli. Sgattaoiolo fuori dall'appartamento, mentre Gangio, respinto da Mik nella nottata ormonale priva di telefonate verso Copacabana, abbraccia un cuscino quale surrogato alle proprie pulsioni. La gara mattutina è davvero qualcosa di nuovo: la gente ha la faccia assonnata, molti sono sorpresi di vedermi scaldarmi prima degli hs. Comunque sia, si va in pista, provo i primi 2 ostacoli con orrore: non mi vengono con 8 passi!! Poi penso che non so proprio cosa accadrà dopo il secondo, visto che in allenamento fino a lì sono arrivato: tutto un'incognita. Riprovo i due ostacoli e stavolta casco giusto. Si parte: sono un pò bloccato con la gamba destra, ma si arriva in fondo pure divertendomi! 27"51, nuovo record sociale. Nel frattempo arrivano alla spicciolata gli altri Caprioli. Il primo a riproporsi in pista è Edo Fontana, sui 3000. 9'49"44 di sofferenza in una specialità sempre un pò ostica. Hai regionali edo aveva corso in 9'36"12, ma era nel pieno della propria forma. 2 caps e un paio di mangiate che l'hanno fatto ingrassare in maniera esagerata. Sui 200 si ripete invece la sfida tra il Gangio e Linfordbif. Stavolta Biffi sigla l'1-1 vincendo la gara in 24"09, lasciando a 3 centesimi Gangini (24"12). E' poi la volta degli 800 con l'araba fenice Cosimo Sguera, rinato dopo un infortunio invalidante di qualche giorno prima. Nella stessa gara Luca Landoni, un pò il Fernando Redondo della Capriolese, nel senso che ci si aspetta sempre che faccia qualche cosa di fenomenale dopo l'infortunio e la prolungata assenza. La gara però è la solita sfida a tre tra Francesco D'Agostino, Giuseppe Romeo e il nostro Kos. Romeo conduce fino a 100 metri dalla fine, poi parte D'Agostino braccato da Cosimo. D'Agostino alza il braccio ad un paio di metri dal traguardo proprio mentre Cosimone lo sta per raggiungere: 6 centesimi di distanza fra i due. 2'03"65 a 2'03"71. Alle sue spalle, dopo 550 metri fatti da protagonista, il Lando, che arriva 5° totale in 2'07"87. Finita la gara, inizia la questione staffetta. Ci si ritrova in zona traguardo: 5 atleti per 4 posti. Chi dentro? Chi fuori? Il Lando si tira subito dentro, essendo stato la vittima sacrificale di Roma (Campionati Italiani) sulla 4x400. Gli altri. Si decide ad un certo punto di sorteggiare. Poi passa la mozione "record", cioè con lo schieramento dei migliori. Poi passa la staffetta "suicidio", con un sorteggio allargato al Gangio. Alla fine Mik, che vantava un tempo uguale a quello del Lando, decide di astenersi a favore degli altri. Grande Mik, sarà ricompensato ai prossimi appuntamenti. Parte la 4x400: una delle più combattute dall'imbattuta storia della Capriolese da Master. Linfordbif parte, ma è un pò appannato per i 200. Cambia per secondo al Lando (prima l'Athlon Bastia). Si era deciso di rendere la gara combattuta, ma così è una guerra! Infatti nella prima curva, ne approfitta subito la Giovanni Scavo 2000, che infila il neo-trentino. Tempo un rettilineo e rinviene anche la Daini Carate! 4' ai 200... Athlon e Scavo fanno il gap, il Lando si lancia in una sfida intestina con i cugini lombardi. Al cambio col Kos (come nei box della Formula uno) avviene il sorpasso. Umbri e Laziali scappano via, Cosimo si attesta ad una decina di metri di distanza. Troppo. La gara si dipana così per 300 metri, poi avviene il vero miracolo: il kos azzera nel giro 80 metri il gap cambiando praticamente alla pari con le due società fuggiasche. Tocca al sottoscritto, che dopo un paio di spallate vigorose con l'amico Minelli, riesce a sorpassare anche Donnarumma della Giovanni Scavo. Si forma il trenino, ma alla fine nessuno sorpasserà il locomotore. Primi: 3'35"02. Totale "reale": 4 vittorie (100, 200, 400, 4x400), 1 secondo (800), 3 terzi posti (100, 200, 200hs), 3 quinti posti (800, 1500, 3000), e il 23° posto nel giavellotto di Sguera. Con soli 9 punteggi su 13, si arriva al 22° posto. E si vince il bel bronzetto di cui alla foto. La media dei 9 punteggi porterebbe ad un piazzamento attorno alla 14^, 15^ posizione. Non male comunque. La trasferta si conclude in un ristorantino cagliaritano con una bella infornata di gnocchetti alla campidanese.

1 commento:

Rastreator ha detto...

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