mercoledì 31 marzo 2010

Omar Lonati: il Maestro dei 200

(Omar concentrato nel pre-gara) - Lo so, lo so! Sono in terribile ritardo, ma non potevo astenermi dal celebrare il neo-acquisto Omar Lonati da quello che è un titolo assolutamente incredibile. Il Maestro nei 60 metri quest'anno non era apparso molto convincente e lo diceva: del resto un lungo problema ai tendini ne avevano minato l'integrità, facendogli saltare praticamente tutto il 2009, dopo l'esplosivo inizio di stagione. Nel 2009 Omar era antrato nel gotha della velocità master, facendo doppietta 60-200 ai Campionati Italiani Master Indoor di Ancona come M35. Quest'anno, entrato nella categoria successiva, l'impresa appariva davvero ardua. Nei 60 del sabato arriva il 4° posto dopo i mostri sacri, Max Scarponi, Paolo Chiapperini e Michele Lazzazera. I primi due probabilmente inarrivabili sulla distanza breve: il terzo forse più a portata di mano (ma è pur sempre un atleta che ha partecipato ad un'Olimpiade). Ma il vero colpo del Maestro (è proprio il caso di dirlo) arriva la domenica. Il solo ricordarlo ad oltre un mese di distanza, mi rende increduolo. Omar parte in 5^ corsia: ottima. In esterno ha Paolo Chiapperini, probabilmente "appassito" da un 400 corso la sera precedente (inguardabile prova). All'interno il Campione del Mondo dei 200 di Lahti, Max Scarponi, che una cervellotica decisione della giuria pone in seconda corsia (soprattutto se si corre a-Serie). Nella super-sfida manca probabilmente solo Mauro Graziano, per vedere all'opera tutti i migliori M40 che praticano l'attività in pista in questo momento. C'è anche Francesco Attanasio, che l'anno scorso scese sotto i 23". Difficile, davvero difficile anche pensare al podio. Poi succede l'imponderabile. Omar parte forte, alle calcagna di Paolo Chiapperini. Si crea un buco con il resto dei partecipanti! Ai 100 Omar affianca il Paolo e... lo supera! Curva di passione, poi in discesa: piccola sbandata di Lonati, ma è in testa: Scarponi, evidentemente prosciugato di energie (dopo la vittoria sui 60 e lo sfidone sui 400 con Barcella) e non certo favorito dalla corsia, è dietro. L'ultimo rettilineo è una confronto Lonati-Chiapperini, col laziale che sembra rimontare ma... traguardo!!! Omar Campione italiano, terzo titolo nazionale indoor in soli due anni (cui aggiungerà di lì a poco, il quarto quello della staffetta 4x200). E Capriolese clamorosamente sul podio più alto in una delle gare tecnicamente più difficili di tutta la manifestazione. Bè, benvenuto Omar in Capriolese!

Altri 2 caps dalla Strada: Alberto Pizzigoni e Lorenzo Albini

Continua la corsa precipitosa verso la quota mille. La notizia principale è la partecipazione di Alberto Pizzigoni, classe M45, alla classicissima Stramilano. Il suo tempo è davvero buono: 1h39'12", e ha un doppio significato: è il suo record personale ma soprattutto rappresenta il nuovo record sociale M45 Capriolese sulla distanza. La notizia mi è arrivata direttamente dall'addetto stampa del Piz, Davide Lorenzini, che per ovviare al caro tasse degli ingaggi, è dovuto ricorrere ad un paradiso fiscale in Finlandia. Speriamo di rivederlo presto, se il fisco non lo perseguiterà fin lassù. 7° caps per Alberto, e primo under "ora-e-quaranta" per lui, quasi un minuto in meno della sua miglior prestazione con la maglia bianco-blu capriolese: nel novembre dell'anno scorso, a Busto Arsizio, aveva infatti corso il suo PB di 1h40"10. Dichiarazioni del post-gara riportate dal p.r. "sono stato un pò conservativo...non volevo forzare".
Nel frattempo, come una formichina instancabile, Lorenzo Albini continua ad inanellare presenze: l'ultima in ordine cronologico è una gara su strada su strada a Corbetta di 12 km, dove ha concluso 9° di categoria e 50° assoluto. Il totale delle presenze cpariolesi sale così a 964: 36 a 1000. 20° caps per Lorenzo, 15^ posizione nella nostra storia nel seeding generale, dopo aver raggiunto Abdessadek Zaakoune e ad una sola presenza da Ubi Ranzi. Chi vincerà l'ambito premio per chi correrà la 1000ma gara? Lo scorpiremo solo vivendo.

domenica 28 marzo 2010

Il titolo italiano della Catapulta Valsecchi

Con colpevole ritardo dò il giusto spazio al nuovo campione italiano indoor M35 del lancio del peso: Alessandro Valsecchi. A sinistra con la maglia capriolese, sopra la maglia di Gilardino della Fiorentina, sua grande passione calcistica. Nella sua 6^ gara da master M35, dopo essersi cimentato in un pentathlon sulla neve a Biella, si presenta nel palazzetto dello sport di Ancona quasi titubante, considerati gli iscritti. Pianificando la trasferta si pensava ad un bronzo sudato, senza presagire quella che sarebbe stata l'apoteosi. Poi un paio di atleti fuori-range bigiano clamorasamente. Cerco di mettere pepe alla gara del Vals, comunicandogli la partecipazione di un out-sider ostico, salvo poi riconsocerlo come... velocista. Meglio non dirglielo al Vals, e che mantenga la concetrazione sulla gara. La Catalpulta inizia la gara con 11,79. Brivido lungo la schiena: il carneade Mario D'Antonio guida con 12,09, mentre l'outsider da me segnalato come da-temere lancia poco più di 7 metri... bruciato subito e scoperto il trucco. Al secondo lancio si mettono a posto le cose: 12,35 per Alessandro al quale D'Antonio, unico ostacolo a quel punto tangibile tra gli avversari, si migliora a 12,12. Non paga la Catapulta aumenta il distacco: 12,72! E mò andatelo a prendere!!! Passano un paio di lanci di assestamento dove il D'Antonio vede però di scagliare la palla a 12,47: paura! Ed è qui che la Catapulta esplode il suo quarto risultato di sempre in Capriolese nonchè record sociale indoor: 12,81 (precedente 12,42 sempre della Catapulta)!!! E' l'apoteosi mentre il sottoscritto negli stessi momenti saettava sotto il traguardo dei 60 piani: due momenti storici in pochi attimi, due titoli italiani assolutamente insperati anche se ardentemente voluti. Un premio strameritato per il bullo-di-Rogeno-e-Valmadrera. E mò viene il difficile: confermarsi all'aperto e stabilizzarsi oltre la barriera dei 13 metri. Per il Vals si tratta del 56° caps, a sole 4 presenze da Arben Makaj (che però in gran segreto si allena per il gran ritorno).

Un capriolese a Roma

Mi è giunta la notizia che un Capriolese ha fatto da testa di ponte al resto della squadra a Roma, dove tutti ci recheremo per i Campionati Italiani Master su pista. L'occasione è stata la maratona di Roma, e lui è Max Valsecchi che temerario si è presentato per la sua 3^ maratona della vita (dopo Venezia 2007 e Firenze 2009). Come mi ha direttamente scritto Max, percorso durissimo, caratterizzato da sali-scendi, molte curve e i famigerati sampietrini. Importante era risucire ad arrivare in fondo all'incredibile fatica. Tempo finale: 4h29'36". Come real-time addirittura 4'24"57", cioè, la bellezza di 5 minuti per arrivare sulla linea di partenza (questo ad indicare la quantità abominevole di persone al via). All'esordio a Venezia nel 2007, Max corse in 4h31', mentre a Firenze, solo 5 mesi fa, correva in 4h18' ma con un percorso decisamente meno nervoso di quello di Roma. Per il Vals (uno dei 3 Capriolesi) è il nono caps (di certo più faticosi dei miei 60 metri), che gli fa raggiungere il fratello Alberto nella classifica-presenze.

Capriolesi su Teletutto


Nel filmato, il servizio andato in onda su Teletutto l'indomani dei trionfali campionati italiani master ad Ancona. Citati tutti i vincitori bianco-blu (giuro che non l'ho pagato!).

domenica 21 marzo 2010

Spaventoso heptathlon di Linfordbif!!

(Daniele Biffi con la 81enne fenomeno-master Christel Happ che l'ha battuto nel salto con l'asta) - Non so se catalogare questa notizia come cronaca-nera o di sport. Per di più dovendo parlare di una serie insolita di record sociali! Il luogo del crimine-sportivo è la Berliner Halle di Berlino, naturalmente a Berlino. I giorni erano il 27 eil 28 febbraio, ma purtroppo dopo varie ricerche ho rinvenuto le prove di cotanto scempio solo oggi. Il colpevole è nelle carte: Daniele Biffi detto Linforbif. Il cadavere è quello dell'eptathlon... E dire che non era iniziata nemmeno tanto male: sui 60 Daniele, dopo il 7"43 degli italiani ad Ancona di una settimana prima, piazza un roboante 7"44, che lo piazza addirittura a ridosso dei migliori specialisti berlinesi e in parte teutonici delle prove multiple. Addirittura 3° tempo su un parco-partecipanti (uomini e donne) di più di 130 super atleti. Poi iniziano i "problemi". E' la volta del salto in lungo, che ancora detiene (scandalosamente) da ormai 5 anni Federico Dorati (un pioniere Adrense-Capriolese) con 5,04. Praticamente l'unico che si è mai cimentato nella specialità prima di Daniele e che era comunque arrivato a saltare quasi 5,70... ma quel giorno del 2005 a Genova non era molto in "forma" (oggi studia in Inghilterra e si spara anche 50 km di corsa al giorno: un pazzo). Daniele dopo i 3 turni di salti (dove sembra che staccasse dalla battuta del triplo) atterra a non più di 5,00 metri! Incredibile, il record di Federico ha resistito: durerà almeno un altro anno... Il successivo getto del peso da 7,260 kg viene "scagliato" a 8,22. Ma qui sembra sia intervenuto l'infortunio alla spalla per la misura più bassa mai ottenuta nella storia Capriolese: fortuna che non tengo più l'albo dei record negativi, così come impostomi da alcuni atleti in odore di record come conditio sine qua non per rimanere in società! E' la volta del salto in alto indoor. Il risultato ha del portentoso: 1,32! Non posso crederci: quindi vado a guardarmi i record sociali indoor, pensando di ricordarmi che Matteo Cervellin o chi per esso nel passato avesse fatto una comparsata su qualche pedana al coperto per i nostri colori. Macchè! Linfordbif è stato il primo atleta a cimentarsi nella specialità, che gli vale di conseguenza il nuovo record sociale... pensate: 1,32. Si chiude così la prima giornata: un record sociale a portata di mano non fatto, ed un altro solo "da saltare"... saltato. Il giorno successivo si riparte: 60hs. Il tempo, 10"61, non è poi tanto male, dai. C'è stato chi ha fatto di peggio. Ma il vero capolavoro lo troviamo nel salto con l'asta. Daniele entra e detta subito legge: 1,10 (leggete UNO-E-DIECI) con una pertica di almeno 4 metri e mezzo, che purtroppo è il nuovo record sociale (visto che è il primo astista indoor): un'onta che qualcuno dovrà lavare non appena inizierà la stagione 2011. La W80 Christel Happ (classe 1929), inserita nel suo stesso gruppo salta 1,30 e accorcia le distanze. Poi finalmente i 1000, che con uno scatto d'orgoglio Daniele conclude in 3'02"27, terzo record sociale. A proposito: a forza di prove spurie strane, Biffi detiene in questo momento 10 dei 20 record sociali indoor in Capriolese. Bisogna rimboccarsi le maniche e farsi una trasferta a Berlino per cancellargliene qualcuno. E per fortuna che non ha battuto il record di Dorati! Chiaramente il risultato finale dell'heptatlhon di 2836 punti è il quarto record sociale ottenuto in 2 giorni. Senza poi contare l'infornata di caps: con quelli totalizzati nelle due giornate Linfordbif sale a 75, consolidando il suo 3° posto generale e staccando eventuali pretendenti (vedi la Catapulta). A proposito, riflessione dell'ultimo secondo... 5 dei risultati di Daniele (lungo, alto, asta, 1000 ed heptathlon) sono naturalmente anche record sociali M35. Pazzesco!

giovedì 18 marzo 2010

Trofeo Sempione: due esordi e naturalmente... Fontana

(nella foto Paolo Parozzi con la maglia Capriolese) - In un colpo solo al Trofeo Sempione di Milano, tenutosi domenica scorsa, dicerse notizie importanti per la nostra piccola società. Penso che la più importante sia l'esordio di Paolo Parozzi con la nostra maglietta bianco-blu (probabilmente prestatagli da Edo Fontana): un nuovo M40 che entra ufficialmente tra le nostra fila e che andrà a tamponare un settore un può sguarnito in vista dei c.d.s. master. Come ci riporta il nostro inviato Edo Fontana "superati i problemi che lo avevano assillato tra la fine dello scorso anno e l'inizio del nuovo, un pò a corto di allenamenti ma in discreta condizione ieri (l'altro giorno, n.d.r.) emozionato e con la giusta tensione si è presentato al via del Trofeo Parco Sempione. 10 km ufficialmente omologati sul percorso del bellissimo parco milanese; percorso peraltro quasi tutto sul brecciolino, molto compatto ma impegnativo anche per i continui cambi di direzione imposti da sentieri ed i piccoli dislivellli che caratterizzano appunto la gara. Alla fine ottimo 38'35" con l'arrivo al 173° posto assoluto. Io sono arrivato 67° e come M40 in 35'51". Per la cronaca a seguito degli scarti per premiazione nella classifica finale... " insomma, ve lo dico io: è arrivato 7° e ne premiavano 6, come al solito. Poi c'è stato l'esordio come M35 di Lorenzo Albini, anche lui in cerca della miglior forma per la primavera, che invece la sua prova l'ha conclusa in 40'11". Tra l'altro solo 3 settimane di preparazione per lui. Il totale delle gare totalizzate dai capriolesi sale a 953 (ma ne mancano 8 ancora da inserire ufficialmente: mi mancano i risultati ufficiali). Sempre più vicina la quota 1000!

mercoledì 17 marzo 2010

Itraliani Master: un bronzo pesante per Daniele

(Daniele Biffi in una foto di Michelangelo Bellantoni, impegnato nei 60 metri ad Ancona) - Continua questa facosa carrellata relativa alle messe di medaglie conquistata ad Ancona. Mi mancano ancora i campioni italiani master, mannaggia e le varie gare che nel frattempo si stanno sgomitolando: l'ultima in ordine di tempo è stata quella del Trofeo del Parco Sempione (mi sembra) dove addirittura si sono presentati 3 atleti capriolesi. Tenetevi comunque pronti, che pronostico che tra meno di un paio di mesi toccheremo quota mille caps capriolesi ab urbe condita. Nel frattempo citiamo le gesta di Daniele Biffi, che nel capoluogo marchigiano si è presentato sui 60, nei 200 e nella staffetta 4x200. Naturalmente nella staffetta ennesima passerella trionfale, anche se si sperava tutti nel record. Ma i record bisogna anche coltivarli, e c'è da dire che nell'ultima gara dei Campionati Italiani Master (la canonica staffetta) si era tutti un pò cotti. Record italiano sfiorato di 8 decimi e per Daniele il 5° titolo italiano conquistato negli imbattibili trenini capriolesi. Poi medaglione di bronzo sui 200, la gara cui puntava Linfordbif presentandosi dalla Germania in un buono stato di forma costruito in quasi tre mesi di indoor (prime gare addirittura ad inizio dicembre). Poi una gara d'attacco che ai 100 lo vedeva secondo con un buon margine e il controllo della situazione. Sul rettilineo finale l'imponderabile: Luca Forti scende giù dalla montagna della sesta corsia e riesce ad affiancarlo. Max Poeta, riesce a rimontare fortissimo pur dalla 4^ corsia. In tre piombano sul traguardo nello stesso momento e sembra che la maledizione del cucchiaio di legno (4 in 3 anni!) si debba ancora concretizzare. Ma oggi la sorte è girata e arriva un bronzo che vale tantissimo: 23"59 che è la sua 3^ prestazione sui 200 indoor (con 22"80 di PB). Come miglior prestazione di sempre ad un campionato italiano master individuale, per Daniele rimane l'argento a Milano nel 2007 sui 400. Sui 200 due bronzi ed entrambi agli italiani indoor: nel 2008 e appunto nel 2010. Il sabato, infine, buona prova di introduzione nei 60 metri: 7"43, miglior tempo indoor per lui dell'anno e secondo di sempre in capriolese (vanta infatti un 7"28 ottenuto nel 2008 ad Ancona).

domenica 14 marzo 2010

Antonio La Capra esplosivo in Brasile: 400 in 54"62

(Antonio con il sottoscritto a Como l'anno scorso) - Ragazzi, portate ancora qualche giorno di pazienza e tutto il reportage sui Campionati Italiani Master di Ancona sarà completato: mi mancano ancora il Vals, Daniele Biffi, Omar Lonati e me (mi sembra, così, a naso). Poi mi manca la citazione di una gara fantascientifica a Berlino, dove è stato protagonista ancora una volta Daniele Biffi: addirittura un eptathlon che ha riscritto qualche record indoor e soprattutto nuovi record sociali inauditi (1,10 di asta!!!). Nell'attesa dò in pasto alla folla un risultato che ha del sensazionale a mio modesto parere: il 54"62 ottenuto da Antonio La Capra al II Campeonato Cearense Master de Atletismo tenutosi a Fortaleza in Brasile il 27 febbraio, un paio di settimane fa. Tempo da urlo, se pensate che Antonio (classe 1960, ergo M50) con quello stesso tempo avrebbe stravinto i campionati italiani master indoor, visto che il campione italiano, Carlo Vismara, per aggiudicarsi la maglia tricolore ha chiuso in 57"22! Va bè, mettiamoci che ci sono le 4 curve nelle gare al coperto, ma potrà mai peggiorare di 3" Antonio? Non penso proprio (qui il link ai 400 di Ancona). Se poi pensate che a Kamloops i 400 sono stati vinti con 54"40 (ottenuti dal monumento Michael Waller) seguito da James Chinn con 54"73 (il terzo oltre i 55") bè, vi dà la dimensione della forza del grandissimo Antonio nel suo esordio stagionale brasiliano. Anche qui: ricordatevi che a Kamloops la pista indoor era piatta, ma ciò non toglie che abbiamo un Capriolese che al momento è a livello dei migliori interpreti a livello mondiale. Con l'AGC il suo risultato gli varrebbe 90,68%, cioè 47"62 sui 400 se ottenuto in età giovanile. E ora aspettiamolo in Italia: dovrebbe arrivare ad Aprile. P.S.: vi ricordo che il 26 c'è il celebration Day Capriolese!

martedì 9 marzo 2010

Lele ad Ancona: ho visto cose che voi umani...

Anche quest'anno ad Ancona, Campionati Italiani Master Indoor. Non sapete che gioia quando Lele manda il suo sms con scritto "iscrivimi". Una dichiarazione di guerra: e allora via, si parte per un'altra battaglia, con tutte quelle emozioni che nonostante gli anni non riescono a scalfirsi. Ancora una volta senza allenamenti specifici sulle barriere: solo tanta rabbia leonina, una buona dose di esperienza, la giusta cattiveria e la partenza a razzo. Se ci fosse anche un pò di fondoschiena, non lo disprezziamo di certo... Chiaramente per Lele l'unico allenamento sono le partite domenicali "a 7" e un paio di allenamenti a contenere gli attaccanti avversari sulla tre-quarti durante la settimana. Messo nel motore tutto questo, pasturato ben-bene, Lele crea ogni volta un piccolo miracolo. Un paio di anni fa arrivò addirittura il titolo nazionale: quest'anno però c'era pure Colin Longoni e sperare nella vittoria sarebbe stato professione di una incrollabile fede fondamentalistica. Ma con lele, lasciatemelo dire che lo conosco da quando eravamo cadetti, tutto è possibile. Parlando di Gabriele Garini possiamo dire che "Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare", parafrasando quanto diceva il replicante Roy Betty in Blade-runner. Ebbene: pure io. Poi il replicante parlava dei bastioni di Orione... io semplicemente mi limito alle barriere del Lelone. Ad Ancona Gabry si presenta in peso forma (85 o giù di lì). Carico, carichissimo. Allo sparo sradica i blocchi e per 3-dico-3 ostacoli è al pari dell'imbattibile Stefano Longoni, in arte "colin", nostro amico e internauta. Forse anche qualche millimetro davanti. Di sicuro la partenza più bruciante mai vista a memoria di master (e quindi la memoria va molto indietro negli anni!). Incredibile viverlo in diretta più ancora che commentarlo con le prove in mano. Poi la classe e la preparazione di Stefano prevalgono (anche lui ha pagato forse lo scotto dell'esordio tra i master) e Lele perde progressivamente terreno. Longoni primo, 8"38 ma Lele splendido secondo in 8"77, suo personale "master" (questo è il quarto anno di categoria!!), davanti al sempre-verde Patrick Ottoz. Argento Capriolese, una delle tante medaglie col cuore di questa indimenticabile esperienza.

domenica 7 marzo 2010

martedì 2 marzo 2010

Roberto Gangini e la medaglia d'oro dei 30 metri

Mi preme sottolineare che nelle peripezie del Gangio Gangini ai Campionati Italiani di Ancona 2010 parte della colpa ricade sulla mia persona. In effetti dopo il tourbillon delle camere dell'Albergo Fortuna di Ancona, di fronte alla Stazione e al mare, il Gangio decide di trovare alloggio presso la suite presidenziale, senza sapere l'inferno che sarebbe stata la sua permanenza con il sottoscritto. In effetti una patologia influenzale con sintomi di tosse secca e difficoltà respiratoria mi affliggevano e trovavano il loro massimo fulgore proprio nelle due giornate di Ancona. Per il Gangio, proprio da lì sarebbe iniziata la fase conclusiva del suo calvario. Ad onor del vero lo "spagnolo" si portava in dote dagli stage di allenamenti XXVapriliferi una contrattura che il luminare degli infortuni, Dottor Ambrosioni, aveva vaticinato essere pericolosa. "60% non succede nulla, 40% ti rompi": questo era stato il responso dell'ultima seduta dopo il sacrificio di un volatile cui erano state guardate le interiora. Gli presto anche lo sprinter-stick: cerco di farmi perdonare minimamente le mancate dormite causate dal mio incessante tossire. Il Gangio si presenta comunque il sabato pomeriggio in pista regolarmente: i pre-sprint gli dicono che tutto va bene. SI-PUO'-FARE! come diceva il Dottor Frankenstin (senza la "e") nella rivisitazione di Mel Brooks. Il Gangio si accuccia sui blocchi e nonostante il parterre de roi della prima serie dei 60 mt M40, piazza la sua solita partenza fulminante: ai 30 è probabilmente già in testa, davanti a gente come Paolo Chiapperini, Max Scarponi e Michele Lazzazera. Poi succede l'ineluttabile: un fulmine colpisce il bicipite femorale malconcio e impone a Robbo di rialzarsi e terminare con i resti del suo muscolo in mano sul traguardo: 7"50. Comunque settimo rango nonostante l'infortunio. Senza dimenticare la staffetta 4x200 saltata e... l'influenza dal lunedì successiva. Grande Gangio!

lunedì 1 marzo 2010

Ancona 2010: Edo Fontana vittima dei tatticismi

(foto di Michelangelo Bellantoni) - Edo Fotnana è ormai da un paio d'anni ai vertici del mezzofondo nazionale M40: punto più alto il suo argento l'anno scorso negli 800 proprio agli italiani indoor. Nel mezzo il 4° posto nei 1500 sempre nella medesima edizione degli italiani, il 5° sugli 800 a Cattolica-09 (italiani all'aperto). Quest'anno Edo si presenta con ovvie velleità di medaglia su 1500 e probabilmente con qualche speranza in più negli 800. I 1500 M40 sono una gara molto ostica, vista la presenza di Stefano Avigo e Francesco D'Agostino. La gara poi sancirà la netta vittoria dell'imbattibile Lonatese con 4'22"62, davanti a Gian Carlo Bonfiglioli e D'Agostino. Ottimo 4° Edo Fontana con 4'25"84 in una gara che lui stesso riteneva di difficile interpretazione. Si passa agli 800, e qui nascono le polemiche che adesso imperversano sulla rete. Già alla trasmissione radio Webatletica-Radio-Show si sentono i primi attacchi, si ode rumore di combine, ma alla fine è risultato quel che conta. La gara (ultima serie di 3) parte e sembra un suicidio in diretta: 1'08" ai 400, quando le prime due serie avevano corso sul piede dei 2'09". Nessuno si muove e tutti si studiano: Edo non ha tra le sue caratteristiche principali il grande cambio-secco finale e più passa il tempo e più sarà difficile vedere arrivare la medaglia. D'Agostino. il favorito, rompe gli indugi solo nell'ultimo giro: ne nasce un volatone senza precedenti ma troppo a ridosso dei tempi delle prime serie. D'Agostino vince, ed Edo, giunto 4° nel volatone si vede retrocedere sino al 6° posto finale con 2'10"27. E poi spazio alle polemiche di cui sentiremo ancora parlare. Statisticamente parlando, per Fontana siamo a 43 caps (7 indoor, 10 su strada, 1 cross e il resto su pista). Quello di Edo è il 63° 800 mai corso da un Capriolese, il 9° di Edo (3° indoor). 34 sono i 1500 bianco-blu, 15 solo di Edo (4 indoor): il suo tempo di Ancona è il suo secondo di sempre a livello indoor.