martedì 12 febbraio 2008

La madrina: quando l'Atletica è bella gustarsela a bordo pista

La sapeva lunga il vecchio Cè (irragiunto coach dell'Arena Civica di Milano), quando riuscì a portare all'Arena colei che sarebbe diventata la madrina della squadra: Annalisa Santambrogio da Triuggio. Talento sugli ostacoli e nel salto in alto. Io mi ricordo solo un aneddoto: ero in procinto di alzare il bilancere sdraiato sulla panca; peso enorme; ad un tratto vedo delle gambe dietro la mia testa e la sua vocina suadente che avrebbe convinto pure Ulisse legato al palo della sua nave. Il peso salì molto più facilmente... Ma da sempre Annalisa è stata la nostra madrina (quasi) sempre presente alle Cene sociali. Nella foto di sinistra è immortalato uno dei momenti-scandalo della storia societaria. Il triplista-lanciatore dell'Atletica Lecco, Jack Ripamonti, dopo aver baciato la madrina a suggello del contratto di trasferimento alla nostra squadra, le stringe la mano. Ebbene in segito si scoprì che Ripamonti si era presentato alla cena sociale al solo fine di baciare la madrina e non già di trasferirsi alla Capriolese!!! Per questo motivo Jack fu bandito dal comune di Capriolo per l'eternità. Adesso la madrina è diventata una felice mamma, ed è tornata ad allenarsi. Ed è rimasta sicuramente nei nostri cuori, sperando che poi si presenti alle prossime cene sociali!!

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